"Incisioni dal XV al XVIII secolo"

Galleria L'Arte Antica - Silverio Salamon, TORINO
8 Novembre 2012 - 26 Gennaio 2013


Mostra e catalogo, dedicate all’arte incisoria degli antichi maestri, rientrano nel programma espositivo della Galleria che da anni ha due appuntamenti fissi: uno primaverile monografico e uno autunnale antologico. Fino al 26 gennaio 2013 saranno esposte 50 stampe, tutte illustrate nelle cento pagine del catalogo documentato con dati tecnici, iconografici e critici redatti secondo i più recenti studi, supportati anche dalla ricca documentazione a confronto reperibile negli ottomila volumi della biblioteca specializzata della Galleria. La mostra si apre con un rarissimo Schongauer “L’adorazione dei Magi” del 1470 di cui sono conosciuti non più di 70 esemplari, prosegue con Albrecht Durer e il suo “Il mostro marino” oltre al celebre “Ercole e gli effetti della gelosia”. Lungo il filo della
cronologia segue Cranach con una delle sue cinque o sei incisioni su rame, il rarissimo “San Crisostomo”. Poi il tedesco Altdorfer, l’olandese Lucas van Leyden con il tondo “Presentazione al popolo” della Passione. Quindi una decorativa incisione, lunga più di un metro, di Hans Sebald Beham “La festa del villaggio”, del 1539 e “La scuola del villaggio” di Bruegel . Due grandi vedute di Parigi, in un’edizione antichissima, di Jacques Callot introducono il Seicento; Rembrandt tra cui spicca il celebre “Clement de Jonghe” nell’estremamente raro secondo stato su sei; due acqueforti di Van Ostade, e infine il fiorentino Stefano Della Bella. Seguono le stampe del Settecento con le vedute veneziane di Marieschi e Canaletto, e toscane di Zocchi. Chiudono la mostra tre importanti stampe di Francisco Goya tra cui il celebre “Agarrotado”, incisione di denuncia politica su un tipo di esecuzione tra le più crudeli.