"Louise Nevelson"

Museo Fondazione Roma - Palazzo Sciarra
16 Aprile - 21 Luglio 2013


Sarà aperta al pubblico fino al 21 luglio 2013 presso il Museo Fondazione Roma, nella sede di Palazzo Sciarra, la mostra "Louise Nevelson", promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei con Arthemisia Group.
L’esposizione, realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata Americana e in collaborazione con la Nevelson Foundation di Philadelphia e la Fondazione Marconi di Milano, annovera oltre 70 opere della scultrice americana di origine russa Louise Berliawsky Nevelson (Pereyaslav-Kiev, 1899; New York, 1988).
La retrospettiva, a cura di Bruno Corà, narra il contributo che l’artista ha dato allo sviluppo della nozione plastica: nella scultura del secolo scorso la sua opera occupa un posto di particolare rilievo, collocandosi tra quelle esperienze che, dopo le avanguardie storiche del Futurismo e del Dada, hanno fatto uso assiduo del recupero dell’oggetto e del frammento con intenti compositivi. La pratica dell’impiego di materiali e oggetti nell’opera d’arte, portata a qualità linguistica significante da Picasso, Duchamp, Schwitters e altri scultori, nonché l’assemblage - spesso presente anche nell’elaborazione della scultura africana - esercitano una sensibile influenza sin dagli esordi dell’attività della giovane artista, che emigra con la famiglia negli U.S.A nel 1905, stabilendosi a Rockland nel Maine. La Nevelson, insieme a Louise Bourgeois, ha segnato in maniera imprescindibile l’arte americana del XX Secolo. 
La mostra racconta, attraverso un percorso emblematico, l’attività della Nevelson, che prende avvio dagli anni Trenta, con disegni e terrecotte, consolidandosi poi attraverso le successive sculture: gli assemblage in legno dipinto degli anni ’50, alcuni capolavori degli anni ’60 e ’70 e significative opere della maturità degli anni ’80, provenienti da importanti collezioni nazionali e internazionali di istituzioni quali la Fondazione Marconi e la Louise Nevelson Foundation, il Louisiana Museum of Modern Art di Humlebaekin in Danimarca, il Centre national des arts plastiques in Francia e la Pace Gallery di New York. 
Il percorso è arricchito da foto originali e riproduzioni di importanti fotografi, come Pedro E. Guerrero e Robert Mapplethorpe, che ritraggono l’artista nel suo studio. 
Nel 1986 la collettiva "Qu’est-ce que la Sculpture Moderne?", presso il Centre Georges Pompidou a Parigi, consacra Louise Nevelson tra i più grandi scultori della sua epoca. L’artista seguita a lavorare sino alla sua scomparsa, sopravvenuta a New York il 17 aprile del 1988, mentre le sue opere vengono acquisite da noti musei e collezionisti privati negli Stati Uniti e nel mondo. 
Con la mostra dedicata a Louise Nevelson il Museo Fondazione Roma conferma il proprio impegno per la diffusione della cultura internazionale e, in particolare, della conoscenza della personalità e del tratto figurativo di esponenti femminili che hanno apportato un contributo significativo all’arte contemporanea. Un percorso, questo, iniziato con le esposizioni dedicate a Niki de Saint Phalle (2009) e Georgia O’Keeffe (2011), che, passando per Louise Nevelson, si arricchirà nella seconda metà del 2013 della mostra su Barbara Hepworth.